Al punto 6.b.1, della circolare ministeriale del 21 settembre 1988 n. 559/A/I/Mass.norgen.120/2309, è previsto per la custodia dell’armamento in dotazione individuale, la fornitura d’armadi metallici modulari, con scomparti di ridotte dimensioni, al fine di scongiurare furti dell’arma individuale per gli accasermati. Custodia, invece più incerta per i non accasermati. Molti uffici e commissariati di Polizia sono dotati di un numero insufficiente di cassette di sicurezza, per la custodia dell’arma individuale, non riuscendo così a far fronte alle esigenze di tutti i colleghi non accasermati, che come unica scelta per custodire la pistola, non hanno che la propria abitazione. La limitata dotazione di cassette di sicurezza, nei vari uffici, seppure in armonia con i fini della Ministeriale in argomento, spesso crea una sperequazione di trattamento tra personale dello stesso ufficio. Molti colleghi, a proprie spese, installano nelle abitazioni cassette di sicurezza per custodire una parte della pistola smontata, certi di aver ottemperato meglio alle indicazioni di custodia dell’arma previste dalle attuali disposizioni di Legge. Sfortunato, il Poliziotto che subisce un furto ed è derubato di tutti i pezzi della pistola, seppure abilmente e diligentemente nascosti. La sanzione disciplinare è sempre in agguato. Insomma, per stare tranquilli, forse l’unica soluzione è rassegnarsi a vivere con la pistola incollata al fianco. Allora ci chiediamo! … Come possono gli sfortunati colleghi che non hanno in uso la cassetta di sicurezza, conciliare la vita privata con i doveri d’ufficio? Maneggiare le armi in casa, in assenza di un luogo idoneo, per ottemperare allo smontaggio della pistola, in questo caso è forse consentito? Leggendo la circolare l’omissione di questo dettaglio ci lascia sconcertati, ci chiediamo allora!.. I Poliziotti per rispettare la circolare, devono smontare l’arma nella propria abitazione, seppure sprovvisti di un luogo idoneo per quest’operazione? O per loro, è prevista una deroga alla normativa, e il maneggio dell’armamento in luoghi diversi da quelli stabiliti dalla legge, nella fattispecie è legittimo? Provate voi, ad andare al mare con la pistola, o uscire nel mese d’agosto con 40 gradi, indossando una giacca per celare l’arma, o lasciarla a casa smontata con il tarlo della preoccupazione.
Consapevoli, che nonostante il rispetto alla
lettera delle disposizioni di legge, subire un furto significherebbe, nella
maggior parte dei casi, anche un procedimento disciplinare. Oltre al danno la
beffa!
Noi
della CONSAP abbiamo a cuore il
problema, poiché ci troviamo in prima linea e, siamo impegnati da tempo alla
ricerca di un’adeguata soluzione per prevenire piuttosto che sancire, in alcuni
casi anche ingiustamente.
Nel
frattempo i furti sono in aumento e, i poliziotti continuano a preoccuparsi.
La
nostra amministrazione, sembrerebbe indifferente al problema, o forse nessuno
aveva mai suggerito di fornire ai
Poliziotti una cassetta di sicurezza nei luoghi di lavoro. Nessun furto,
nessuna sanzione, meno armi rubate in circolazione e più sicurezza per tutti.
Quest’Organizzazione Sindacale CONSAP lotterà,
affinché il problema sia affrontato e risolto. Nel frattempo, chi
paradossalmente rischia un provvedimento disciplinare, nonostante il rispetto
della legge, per la sola colpa d’essere vittima di un furto, deve essere
tutelato in modo adeguato.
La nostra determinazione, “smuoverà” l’indifferenza,
a beneficio di tutta la categoria.
CONSAP: LA VOCE DEI POLIZIOTTI!
Le nostre Battaglie per le Vittorie di TUTTI!!
Il vostro consenso è la nostra forza!
Insieme
più forti per i nostri diritti!!
leggi le principali news qui sotto:

Nessun commento:
Posta un commento